Cosa succede trasferendosi all’estero?
I cittadini italiani che trasferiscono la propria residenza in un paese con cui l’Italia non ha una convenzione sanitaria perdono il diritto all’assistenza sanitaria sia in Italia che all’estero. Questo avviene nel momento in cui vengono cancellati dall’anagrafe comunale e iscritti all’ A.I.R.E. (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero).
Chi mantiene l’assistenza sanitaria?
Un’importante eccezione riguarda i lavoratori italiani in distacco all’estero, che continuano a beneficiare dell’assistenza sanitaria sia in Italia che nel paese di destinazione.
Iscrizione AIRE e diritto alla sanità
Se sei iscritto all’AIRE o hai diritto di voto in Italia, non puoi usufruire dell’assistenza sanitaria nel territorio italiano, a meno che tu non rientri in specifiche categorie protette.
Assistenza sanitaria per pensionati ed emigrati
Se sei un cittadino italiano con status di emigrato (ovvero nato in Italia e poi trasferitosi all’estero) o un titolare di pensione erogata da enti previdenziali italiani, hai diritto all’assistenza sanitaria per emergenze durante i tuoi rientri temporanei in Italia.
Prestazioni ospedaliere urgenti
In assenza di una copertura sanitaria pubblica o privata nel paese di residenza, puoi ricevere gratuitamente prestazioni ospedaliere urgenti per un massimo di 90 giorni all’anno (DM 1° febbraio 1996).
Per accedere a queste prestazioni, è necessario presentare una dichiarazione sostitutiva di certificazione che attesti:
- Data e luogo di nascita
- Residenza e cittadinanza italiana
- Status di emigrato (se applicabile)
- Mancanza di copertura assicurativa sanitaria pubblica o privata
Conclusione
Se ti sei trasferito all’estero, è fondamentale informarti sulle normative sanitarie in vigore tra l’Italia e il paese in cui risiedi. Per evitare problemi, assicurati di avere una copertura sanitaria adeguata e di conoscere i tuoi diritti in caso di necessità.